Obiettivo Generale del progetto Life Redune è ristabilire e mantenere l’integrità ecologica di 5 habitat dunali e delle popolazioni di Stipa veneta in 4 siti Natura 2000 presenti lungo la costa adriatica, attraverso l’uso di un approccio ecosistemico che considera tutte le componenti coinvolte (attività umane, habitat, specie e processi fisici).
Nello specifico:
1. Ripristinare 91 ha di habitat dunali di importanza comunitaria e raddoppiare il numero mondiale di individui di Stipa veneta, specie prioritaria ed endemica dei sistemi dunali del nord-Adriatico;
2. Ridurre gli impatti umani nei 4 siti Natura 2000;
3. Portare gli stakeholder a sviluppare un atteggiamento responsabile verso gli ecosistemi dunali e a garantirne un uso sostenibile;
4. Trasferire e replicare competenze e metodologie acquisite verso ecosistemi simili nel contesto mediterraneo.
La diversità genetica rappresenta una risorsa che va preservata per le generazioni future. La perdita di biodiversità genetica mette a rischio la stessa produttività agricola: un’agricoltura ricca di biodiversità è garanzia di un miglior controllo delle avversità causate da insetti e altri patogeni. Una produzione agricola biodiversa può essere valorizzata verso un consumatore sempre più attento e capace di apprezzare le diversità di gusti, la qualità e la tipicità legata al territorio.
Il progetto guida “BIONET” tratta la coltivazione del Mais Biancoperla e Rosso di S. Martino. Inoltre si studiano e si preservano prati, argini e fossi ricchi di specie floristiche.
ValleVecchia è un’“isola”, tra acqua di mare e acqua dolce; è luogo strappato alle acque della laguna dalle storiche bonifiche ma può essere vittima dell’innalzamento dei mari e delle infiltrazioni di salinità a causa dei cambiamenti climatici in corso. L’acqua dolce è fattore vitale per la produzione agricola ma anche per la conservazione delle caratteristiche floro-faunistiche e turistiche di questi luoghi; le zone umide sono sede di biodiversità e naturalità in un contesto di produzione agricola.
Il progetto guida “LIFE WSTORE2” tratta la raccolta e distribuzione delle acque per l’irrigazione, guidata da un sistema tecnologicamente avanzato che analizza in automatico la qualità e il livello delle acque accumulandone prima la parte a bassa salinità e poi destinandola alla irrigazione e ai terreni non coltivati, garantendo la permanenza delle condizioni ambientali utili alla fauna locale e migratoria.
Web: www.lifehelpsoil.eu
Valle Vecchia è suolo fertile dove fare agricoltura, dove si sviluppano gli ecosistemi della pineta, delle macchie boscate, delle dune e degli argini. L’agricoltura per produrre deve rispettare il suolo. Per questo a ValleVecchia si sperimenta e si pratica la cosiddetta “agricoltura conservativa” cioè una gestione delle lavorazioni con minimo impatto sull’ambiente.
Con il progetto guida “LIFE+ HELPSOIL” si confronta l’efficacia di diverse tecniche di lavorazione: quelle convenzionali e quelle con minimo uso di attrezzature, fino al “no-tillage” cioè senza nessuna lavorazione del terreno prima della semina.
A ValleVecchia si coltiva applicando i principi della “difesa integrata” in attuazione delle più recenti normative europee e si sperimentano le tecniche di difesa fitosanitaria più avanzate. Il progetto guida “Strumenti per la predisposizione del Bollettino colture erbacee” prevede, grazie ad un attento monitoraggio dei dati climatici, dello stato sanitario delle colture e della presenza di insetti e altri fitogafagi, la costruzione di un “Bollettino” con cui avvisare gli agricoltori via e-mail o SMS se e come intervenire.
Il Progetto europeo Horizon 2020 “IWMPRAISE – Gestione integrata delle malerbe: implementazione pratica e soluzioni per l’Europa” mira a dimostrare che la gestione integrata consente di realizzare sistemi colturali più sostenibili e resilienti agli impatti esterni, senza mettere a rischio la redditività delle colture.
Web: www.lifeagricare.eu
L’agricoltura che vuole conservare suolo, acqua e biodiversità può giovarsi delle innovazioni tecnologiche oggi disponibili. È la cosiddetta “agricoltura di precisione”: si acquisiscono i dati del suolo e della coltura e li si riportano su base cartografica (georefererenziazione) e infine si guidano i trattori con il supporto del satellite così che le lavorazioni, la distribuzione di fertilizzanti o fitofarmaci avvenga proporzionalmente alle caratteristiche delle varie zone del terreno coltivato.
Nel progetto guida “LIFE+AGRICARE” vengono confrontate quattro diverse modalità di lavorazione e coltivazione (convenzionale e minima
lavorazione, a strisce, non-lavorazione con l’uso di macchine e tecnologie dell’agricoltura di precisione).
Con la finalità di migliorare ulteriormente il dosaggio variabile dell’azoto è ora subentrato il progetto AGRIGNSS Veneto.